Breve riflessione
Cosa sta accadendo in questo 2020?!
Siamo tutti coinvolti da settimane nella lotta contro un nemico invisibile, qual’è un virus che sta girando per il mondo a cavallo dei nostri spostamenti e ci troviamo con le spalle al muro perchè non abbiamo altra difesa che lo stare chiusi in casa, per non veicolare ancora di più questo nostro nemico globale.
Ci stiamo lentamente abituando all’idea che alcune cose d’ora in poi non saranno più come prima e che il ritorno alla normalità, intesa come modo di vivere socialmente, è piuttosto lontano o quantomeno difficile ancora da ipotizzare nel tempo e nei modi: in questo momento ci sono persone, i malati, che lottano per la propria salute, altre, i medici e gli infermieri, che sostengono il peso di questa lotta, le forze organizzate e dedicate a supporto delle emergenze, che aiutano i cittadini malati e non ad affrontare questo periodo nefasto, e ci siamo noi, cittadini impegnati innanzitutto a cercare di restare al di fuori della spirale della pandemia attraverso l’isolamento.
All’interno di tutto questo e dei problemi che tutto questo genera, salutari, economici, sociali, siamo chiamati ad andare avanti, ove possibile e purtroppo non per tutti è possibile, con le nostre attività, applicandoci per mantenere viva la nostra esistenza lavorando, comunicando, ascoltando e seguendo alcune piccole regole per evitare di evitare sia di ammalarci che di aggravare la situazione dell’assistenza sanitaria, già in enorme difficoltà.
Su questo tavolo, in questa situazione, in mezzo a tutto questo, affiorano giorno dopo giorno i casi umani, le persone che non ce la fanno, quelle che piangono i loro cari, quelle che si ammalano del virus, e quelle che guariscono dal virus, dando a noi un segnale di speranza per il futuro prossimo venturo.
E poi ci siamo noi, noi con le nostre vite, rinchiusi in quelli che quando tutto è normale consideriamo i nostri “focolai domestici” e che oggi ci sembrano qualcosa di meno gradevole, perchè costretti a viverci costantemente, senza possibilità di uscirne tranne che per qualche ammissibile necessità.
E tra noi ci sono persone che adattano le proprie abitudini familiari, applicandosi differentemente da com’era prima del virus, per il lavoro e le necessità quotidiane, ci sono persone che restano loro malgrado alla finestra, perchè le loro attività sono bloccate e guardano con seria preoccupazione al proprio futuro economico, e ci sono persone che dipendono totalmente, oggi come ieri, da altre persone, i loro familiari, i loro terapisti, i loro istruttori a vario titolo, persone che necessitano di supporto continuativo da parte di chi vive intorno a loro e queste, insieme ai malati del virus ed ai loro familiari, sono le persone inabili di tutte le età che non vanno dimenticate, perchè la loro salute dipende, come sempre ed ancora di più in questo periodo, da chi se ne occupa.
Oggi, a circa un mese dall’inizio della ‘quarantena italiana’, in occasione del 13° compleanno di Super Luca (domani, 28 marzo), attraverso questa breve riflessione sul periodo che stiamo vivendo, vogliamo far arrivare il nostro sostegno morale a tutte quelle persone inabili, giovani ed anziane, che vivono costantemente nella condizione di dover dipendere dagli altri per potersi alimentare, lavare, muovere, essere presenti nel tessuto sociale nella maniera in cui gli è dato possibile, secondo le proprie capacità e grazie all’aiuto che ricevono.
Infine, l’augurio che vogliamo fare a tutti noi è che il tragico periodo che stiamo vivendo sia anche in qualche modo utile a farci riflettere rispetto all’eterogeneità della nostra società, alle differenti tipologie di persone che la compongono ed alle relative necessità, affinchè anche dopo, dopo questa pandemia si continui a pensare collaborativamente, come stiamo facendo adesso sostenendo le persone che stanno in prima linea nell’emergenza, si continui a pensare nel modo in cui stiamo imparando a fare, rispetto al nostro ambito familiare ed anche al nostro ambito sociale.
Non dimentichiamoci quello che stiamo imparando oggi, per metterlo in pratica domani.
Ci risentiamo presto per un riassunto delle nostre attività associative, anch’esse un pò condizionate da questo periodo di sospensione per certe cose e, di riflessione.
Ciao.